Autore: Angelo Travaglini – 05/07/2025
L’APPROCCIO DELLA TURCHIA VERSO DUE NEMICI ESISTENZIALI – TURKEY’S APPROACH TO TWO EXISTENTIAL ENEMIES
Sommario
L’articolo analizza l’approccio strategico della Turchia nei confronti del conflitto israelo-iraniano, evidenziando la posizione equilibrata assunta da Ankara nonostante le profonde divergenze con la Repubblica islamica. Mentre condanna fermamente l’aggressione israeliana contro l’Iran, la Turchia mantiene una costante opposizione allo sviluppo nucleare iraniano, temuto come potenziale fattore di destabilizzazione regionale. L’autore mette in luce il pragmatismo turco, che mira a evitare uno scenario di collasso dell’Iran per contenere i rischi di jihadismo, irredentismo curdo e pressioni migratorie. Inoltre, l’articolo sottolinea come la “soft-power diplomacy” turca e il rafforzamento delle autocrazie arabe possano aver incrinato l’egemonia regionale israeliana, aprendo nuove possibilità per un ordine mediorientale più multilaterale.
Parole chiave: Israele, Turchia, Iran
Abstract
This article analyzes Turkey’s strategic approach to the Israeli-Iranian conflict, highlighting Ankara’s balanced stance despite its deep-seated divergences with the Islamic Republic. While firmly condemning Israeli aggression against Iran, Turkey consistently opposes Iran’s nuclear development, which it views as a potential source of regional destabilization. The author underscores Turkish pragmatism, aimed at avoiding an Iranian collapse in order to mitigate the risks of jihadism, Kurdish irredentism, and migratory pressure. Furthermore, the article emphasizes how Turkey’s “soft power diplomacy” and the consolidation of Arab autocracies may have undermined Israel’s regional hegemony, opening new possibilities for a more multilateral Middle Eastern order.
Keywords: Israel, Turkey, Iran
Seguita a leggere, scarica l’Analytical Dossier AD_18_2025 ISSN 2704-6419
Angelo Travaglini, entrato in carriera diplomatica nel 1973, ha ricoperto le relative funzioni presso varie sedi. Durante la sua prolungata esperienza in Africa nera, in particolare nelle due aree francofona ed anglofona, ha potuto misurare non solo gli effetti tutt’altro che esaltanti della colonizzazione europea ma altresì le carenze della Cooperazione allo sviluppo, dimostratasi incapace di incidere sui meccanismi che perpetuano l’arretratezza materiale e culturale di quelle realtà.
Altre aree coperte da Angelo Travaglini hanno riguardato l’Australia e l’Argentina dove per converso egli ha potuto costatare gli apporti del lavoro italiano in quei due Paesi a dimensione continentale. Di tali apporti ben visibili restano le tracce di quanto i nostri connazionali sono stati in grado di fornire nel processo di crescita e di sviluppo di quelle terre lontane.
Altrettanto interessante e formativa si è rivelata la sua esperienza nella sede di Copenaghen in Danimarca dove Travaglini nell’espletamento delle sue funzioni diplomatiche ha altresì allacciato fruttuosi rapporti con centri di studio e ricerca nordici finalizzati ad un approfondimento delle tematiche inerenti ai problemi di sicurezza della nevralgica area baltica. Una volta lasciata la carriera Travaglini si è concentrato sullo studio delle realtà arabo-islamiche, fornendo contributi di pensiero nella sua qualità di “Cultore di Storia dei Paesi islamici”, titolo conferitogli dall’Università di Torino. Gli approfondimenti da lui forniti hanno interessato e continuano ad interessare particolarmente gli scacchieri della Penisola arabica e del Levante.
Il suo ultimo saggio è: Yemen. Dramma senza fine. Edizioni Citta del Sole, 2022 – ISBN 978-88-8238-312-1
Scritti di Angelo Travaglini pubblicati nel sito di Vision & Global Trends:
- LA PENETRAZIONE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI IN AFRICA ORIENTALE
- NUBI MINACCIOSE SULL’AFGHANISTAN
- UN ANGUSTO SENTIERO DA PERCORRERE IN SIRIA
- LA SPINTA VERSO EST DELLA PROIEZIONE ESTERA TURCA
- Russia ed Iran – Una relazione imposta da reali convergenze
- UNA PROIEZIONE TURCA NEL SAHEL IN VIA DI CONSOLIDAMENTO
- Nuove dinamiche nel Levante. I rapporti turco-siriani nell’intricato contesto regionale